Dalla Puglia con Passione: colpi di scena con tutti i sensi.
E’ nata a Bari l’Associazione Passione Extravergine, tra il piacere dell’esperienza sensoriale e la cultura del territori. L’olio extra vergine d’oliva è assoluto protagonista, ma i comprimari stuzzicano fantasia e palato.
Ci siamo incontrati quasi tutti durante le degustazioni in Camera di Commercio. Abbiamo trovato subito qualcosa da condividere, soprattutto l’attenzione ad un altro aspetto del prodotto, quello divulgativo. Era una sfida. Parlare di extravergine nella regione che ne produce circa il 40% nazionale e nella quale tutti sanno tutto o pensano di saperlo, era una sfida intrigante. Abbiamo cominciato sottovoce, con piccole degustazioni, poche persone, con le eccellenze pugliesi, in un locale che condivide con noi la visione divulgativa. Cosa si fa per far capire il prodotto al consumatore? Si può inaugurare un approccio esperienziale che accompagni chi fa la spesa quotidianamente a comprendere con propri strumenti sensoriali, cultura, territorio e prodotto corretto? Noi crediamo di si e ci crediamo al punto che portiamo le persone a scoprire il backstage dell’eccellenza, partendo da un domanda banale: perchè in certe aziende si producono oli che vincono premi e posizionamenti alti nelle guide e altrove no? Cosa c’è lì che non c’è altrove?
Deve essere chiaro, anche a chi compra che produrre extravergine di qualità, che fa bene alla salute, è faticoso, richiede impegno, sperimentazione sulle singole cultivar, abilità del frantoiano che deve saper cogliere il meglio da ciascuna drupa. Un tempo consumavamo l’olio per arricchire la nostra dieta di un grasso, importante, che serviva anche a livello calorico, oggi invece bisogna considerare l’extravergine come un alimento con una piccola ma significativa capacità di influire sulla salute con i preziosi nutrienti che contiene, di indirizzare la gradevolezza della tavola con le sfumature aromatiche che la consistente biodiversità italiana può ancora vantare rispetto a produzioni estere e sulla quale bisogna puntare per differenziarsi.
Passione Extravergine racconta il prodotto, ma anche il territorio, perchè è dal paesaggio, da questo splendido e affascinante albero, incredibilmente longevo e resistente, che nasce il frutto della Passione. Essere in Puglia non è un discorso secondario, ma la sfida di partenza: la cultura olearia rappresenta per la Puglia una nota dolente ed una grande opportunità. Passione Extravergine vuole avvicinare gli appassionati e appassionare gli scettici passando dalla porta del piacere, del divertimento a tavola, della didattica soft, perchè divertendosi s’impara meglio. L’esperienza sensoriale è preziosa e si può conservare, applicandola a qualsiasi prodotto e replicata, diventa un modo di vivere più intensamente e di consumare più consapevolmente. Dopotutto il nome lo dice chiaramente: la ‘passione’ è un coinvolgimento emotivo e fisico totalizzante che il cibo sa produrre bene, ‘extravergine’ non vuol dire banalmente olio, ma specificatamente una categoria di esso e non altre.
Ci ritroviamo per delle serate amichevoli. Chiacchierando di cultivar e oli di pregio, e chiediamo anche a chi ci ospita (solitamente il bistrot Frulez che poi conserva e vende a scaffale le bottiglie che assaggiamo) di mettersi in gioco con abbinamenti gastronomici, naturalmente a crudo, per far capire a tutti che giocare in cucina è possibile anche con l’olio. Ma non finisce qui facciamo anche degustazioni pubbliche gratuite, trekking alla scoperta del paesaggio olivetato, progetti didattici con medici e scuole. In preparazione anche il Kit del Passionale un giro della Puglia migliore con 5 monocultivar rappresentativi, per farsi un regalo da portare a casa e condividere.
Per seguire le iniziative ed associarsi, ci si può iscrivere nel gruppo Facebook Passione Extravergine o scrivere una email per entrare nella mailing list passioneextravergine@gmail.com.
Buon extravergine a tutti.